In Francia il settore della costruzione è responsabile del 50% della consumazione energetica e del 25% dell'emissione di gas serra. Questa constatazione è stata una dei ragioni perché il ministero francese dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile lancia un progetto d'incitazione al calcolo dei costi e guadagni di energia legati non solo alla costruzione di una casa, ma anche questi derivati dall'utilizzazione della costruzione. La simulazione si può effettuare per 4 tipi di costruzione:
case
scuole
uffici
stabilimenti di servizi sanitari
Il simulatore è disponibile sul sito del Ministero dell'ambiente, è molto facile ad utilizzare e mira a contribuire alla sensibilizzazione della popolazione ed a assistere il raggiungimento degli obiettivi del “Grenelle Environnement” nel settore dell'edilizia.
jeudi 1 avril 2010
Taxe carbone – suite ou point final?
"Elle sera européenne ou ne sera pas", a confirmé Jean- François Copé, le président du groupe UMP à l’Assemblée Nationale à propos de la taxe baptisée taxe Contribution climat énergie. La taxe carbone qui devait entrer en vigueur en France à partir du 1 juillet 2010 ne va maintenant pas être imposée au contribuable français avant qu’elle ne soit pas adoptée par les autres membres de l’Union Européenne. L’instauration de cette nouvelle taxe aurait handicapé les industriels français face aux importations libres de telles impositions et éco-irresponsables.
Le fait de suspendre la taxe carbone reçoit des différents échos selon les parties concernés. La présidente du Medef, Laurence Pariso est plutôt "soulagée". La secrétaire d’État à l’Écologie, Chantal Jouanno , au contraire, "désespérée de ce recul" et déplore la victoire de « l’écolo- scepticisme ».
Les Verts regrettent "cet abandon en rase campagne ". "Pour le gouvernement, l’avenir de la planète s’arrête à 2012". Selon Cécile Duflot c’est dû au manque de courage politique du gouvernement et de Nicolas Sarkozy.
Les dix principales ONG françaises de défense de l’environnement, dans une lettre ouverte au président de la République posent directement la question au chef d’Etat. "Vous avez signé le pacte écologique. Vous vous êtes personnellement engagé à faire de la taxe carbone un des piliers de votre politique environnementale", écrivent notamment Réseau Action Climat France, Greenpeace, WWF, ou encore Les amis de la Terre. "Or le Premier ministre vient d’annoncer son abandon. La taxe carbone n’est plus, et de votre promesse, il ne reste rien. Les associations sont scandalisées par le mépris qui caractérise cette décision ".
En conclusion les ONG réclament: "Monsieur le président, l’avenir du climat mérite mieux que tout opportunisme politique" !
Nicolas Sarkozy devrait engager une opération de reconquête qui ne sera pas facile à mener.
vendredi 19 février 2010
In Francia dal 1 al 7 aprile 2010 : la settimana dello sviluppo sostenibile
Jean-Luis Borloo Ministro dell’Ambiente, dell’Energia, dello Sviluppo sostenibile e del Mare, incaricato delle technologie verdi e delle negoziazioni sull clima invita le aziende, le associazioni, gli istituti scolastici e gli enti locali a partecipare alla Settimana dello Sviluppo Sostenibile che avra luogo dal 1 al 7 aprile 2010.
In questa ottava edizione, la Settimana dello Sviluppo Sostenibile s’impegnera attraverso molteplici iniziativi a spiegare ai francesi come adottare un comportamento eco-risponsabile nella vita quotidiana.
Secondo un sondaggio del IFOP ( l’Istituto francese dell’opinione pubblica ) del maggio 2009 il 76% dei francesi dichiarano di prendere sempre più in considerazione lo sviluppo sostenibile. In genere i francesi capiscono bene le poste in giocco legate allo sviluppo sostenibile e pertecipano in massa alle azioni individuali in favore della pianeta: risparmio di energia e di aqua, raccolta differenziata dei rifiuti, consumo di prodotti bio, etc.
Questa evoluzione nei comportamenti è stata determinata dalle misure prese nell’ambito della Tutela dell’Ambiente (Grenelle Environnement) come il bonus/malus per l’acquisto di una macchina non inquinante, l’eco-prestito a tasso zero per finanziare il rinnovamento energetico delle case, l’introduzuine di ecoetichette nella grande distribuzione e nel turismo.
Anche quest’anno nella prima settimana di aprile,imprese, associazioni, servizi publici, enti publici e istituti scolastici organizzerano in tutta la Francia un gran numero di manifestazioni : percorsi pedagogici, visite di siti, conferenze dibattiti, proiezioni di film, esposizioni, corsi, ecc.
Nel 2009 più di 4000 eventi sono stati organizzati intorno all’invito alla presentazione di progetti singoli nell’ambito della Settimana dello sviluppo sostenibile. Questa mobilitazione rispecchia una vera e propria presa di coscienza e dismostra una volontà di agire.
Per proporre il proprio progetto o per iscrizioni visitare:
www.semainedudeveloppementdurable.gouv.fr
Traduzione di: http://www.developpement-durable.gouv.fr/La-Semaine-du-developpement,14205.html
In questa ottava edizione, la Settimana dello Sviluppo Sostenibile s’impegnera attraverso molteplici iniziativi a spiegare ai francesi come adottare un comportamento eco-risponsabile nella vita quotidiana.
Secondo un sondaggio del IFOP ( l’Istituto francese dell’opinione pubblica ) del maggio 2009 il 76% dei francesi dichiarano di prendere sempre più in considerazione lo sviluppo sostenibile. In genere i francesi capiscono bene le poste in giocco legate allo sviluppo sostenibile e pertecipano in massa alle azioni individuali in favore della pianeta: risparmio di energia e di aqua, raccolta differenziata dei rifiuti, consumo di prodotti bio, etc.
Questa evoluzione nei comportamenti è stata determinata dalle misure prese nell’ambito della Tutela dell’Ambiente (Grenelle Environnement) come il bonus/malus per l’acquisto di una macchina non inquinante, l’eco-prestito a tasso zero per finanziare il rinnovamento energetico delle case, l’introduzuine di ecoetichette nella grande distribuzione e nel turismo.
Anche quest’anno nella prima settimana di aprile,imprese, associazioni, servizi publici, enti publici e istituti scolastici organizzerano in tutta la Francia un gran numero di manifestazioni : percorsi pedagogici, visite di siti, conferenze dibattiti, proiezioni di film, esposizioni, corsi, ecc.
Nel 2009 più di 4000 eventi sono stati organizzati intorno all’invito alla presentazione di progetti singoli nell’ambito della Settimana dello sviluppo sostenibile. Questa mobilitazione rispecchia una vera e propria presa di coscienza e dismostra una volontà di agire.
Per proporre il proprio progetto o per iscrizioni visitare:
www.semainedudeveloppementdurable.gouv.fr
Traduzione di: http://www.developpement-durable.gouv.fr/La-Semaine-du-developpement,14205.html
samedi 9 janvier 2010
Eco-companies
According to the definition given by the Organization for Economic Co-operation and Development, the eco-industries are “all activities that produce goods or services that are designed to measure, prevent, limit or correct damages caused to the environment and concerning water, air or ground, and the problems in relation to wastes, noise and eco-systems”.
An eco-technology can at the origins of a goods or a service corresponding to market rules. The company that produces them is called an eco-company and their activities are classified in three main groups.
Pollution management.
This group includes curative activities like waste management, waste water management, combating air and noise pollution, control over ecosystems, limitation, measuring and correcting pollutions, as well as research, engineering and counseling, design and production of industrial equipments, etc.
The least polluting techniques and products
These are all the activities which continuously improve, reduce or eliminate the general technologies impact on the environment. Eco-design is the discipline that illustrates these technologies.
Resource management (mainly water resources)
This group concerns renewable energies.
Activities from the first category utilize mainly external curative eco-technologies. The second one makes use of preventive eco-technologies. And the third one can use either of the above mentioned eco-technologies.
Statistics on the subject take into account primarily companies which use eco-technologies in order to manage pollution and resources. Integrated preventive eco-technologies are more easily found listed in the respective industrial sector’s statistics, for example, car , buildings, chemistry, etc.
Source: http://www.industrie.gouv.fr/portail/secteurs/ecoentr.html
An eco-technology can at the origins of a goods or a service corresponding to market rules. The company that produces them is called an eco-company and their activities are classified in three main groups.
Pollution management.
This group includes curative activities like waste management, waste water management, combating air and noise pollution, control over ecosystems, limitation, measuring and correcting pollutions, as well as research, engineering and counseling, design and production of industrial equipments, etc.
The least polluting techniques and products
These are all the activities which continuously improve, reduce or eliminate the general technologies impact on the environment. Eco-design is the discipline that illustrates these technologies.
Resource management (mainly water resources)
This group concerns renewable energies.
Activities from the first category utilize mainly external curative eco-technologies. The second one makes use of preventive eco-technologies. And the third one can use either of the above mentioned eco-technologies.
Statistics on the subject take into account primarily companies which use eco-technologies in order to manage pollution and resources. Integrated preventive eco-technologies are more easily found listed in the respective industrial sector’s statistics, for example, car , buildings, chemistry, etc.
Source: http://www.industrie.gouv.fr/portail/secteurs/ecoentr.html
L’industrie et le développement durable. Historique de l’enjeu économique et écologique
En 2005 en France le Ministère de l'Économie, des Finances et de l'Industrie (aujourd’hui le Ministère de l’Economie, de l’Industrie et de l’Emploi) considère le développement durable partie intégrante du développement économique du pays. Ceci laisse entendre l’obligation des entreprises à être respectueuses de l’environnement et soucieuses de progrès social.
Cette logique peut être retrouvée aussi dans les objectifs de la politique énergétique française qui sont : la protection de l’environnement (la lutte contre le changement climatique), la sécurité d’approvisionnement et l’offre d’énergie à prix compétitif.
Le ministère s’engage à accompagner les entreprises pour qu’elles adoptent et appliquent leur responsabilité sociale et environnementale. Ceci est l’objectif principal de la Direction générale des Entreprises (DGE) qui de son coté a ensuite confié à l'AFNOR (Association française de Normalisation) la mission de définir des instruments de référence, en particulier auprès des PMI, afin d’aider à leurs démarches.
Cette logique peut être retrouvée aussi dans les objectifs de la politique énergétique française qui sont : la protection de l’environnement (la lutte contre le changement climatique), la sécurité d’approvisionnement et l’offre d’énergie à prix compétitif.
Le ministère s’engage à accompagner les entreprises pour qu’elles adoptent et appliquent leur responsabilité sociale et environnementale. Ceci est l’objectif principal de la Direction générale des Entreprises (DGE) qui de son coté a ensuite confié à l'AFNOR (Association française de Normalisation) la mission de définir des instruments de référence, en particulier auprès des PMI, afin d’aider à leurs démarches.
L'Italie et le Développement Durable
Dans un monde qui devient de plus en plus soucieux de l'environnement immédiat et futur, il y a toujours des acteurs qui sont un peu à l'écart ou tout simplement un peu en retard par rapport aux tendances et aux préoccupations communs. Apparemment l'Italie en fait partie. Dans l'article « L'Europa si muova sostenibile » paru le 16 septembre 2009, dans le journal italien Terra, on peut trouver l'illustration de cet argument. Selon le journal la grand partie des investissements fait en Italie en 2008, soit 84 pour cent, ont été consacré au réseau autoroutier, un stricte minimum de 10,57 % au réseau ferroviaire et seulement 5,53% à celui métropolitain.
En revanche une collection cartographique proposée par la Repubblica sur son site web www.rebupplica.it et intitulée « Comuni sostenibili, le mappe » démontre que les communes italiennes sont de plus en plus impliquées dans la cause environnementale mais ce sont des changements qui prennent du temps à s’imposer. A ce titre les autorités interviennent pour imposer un pourcentage minimum de conversion vers les sources d’énergie renouvelables. Par exemple, l’utilisation de l’énergie solaire (photovoltaïque et thermique) est fait obligation dans sur la moitié du territoire italienne et la diffusion de l’énergie photovoltaïque correspond à cette cartographie, tandis que l’obligation concernant l’énergie solaire thermique couvre un nombre de communes, régions et provinces mais la diffusion du solaire thermique ne suit pas le même modèle.
Appart les installations photovoltaïques et éoliennes qui sont plutôt répandues dans le Sud le reste des installations de production d’énergies alternatives sont concentrée ou mieux représentées dans le centre- nord de l’Italie, notamment la diffusion des installations utilisant la biomasse et le biogaz, l’utilisation de réseau de chaleur est plus notable au centre-nord de l’Italie.
Pour en savoir plus:
Constat et comparaison de la situation en Europe
Rencontres Internationales du Développement Durable
Le 30 novembre 2009 à Paris UBIFRANCE( Service énergie - environnement - chimie) organise un sommet "ecologique" qui s'adresse aux éco-entreprises.
Le participants des secteurs environnement, énergies renouvelables, développement urbain durable y trouveront des opportunités de coopérations internationales au niveau des projets et auront la possibilité de rencontrer des responsables environnement du réseau UBIFRANCE et lesmissions économiques d'une vingtaine de pays
Rencontres Internationales du Développement Durable
30 novembre 2009 - France, Paris
*
Ouverture des inscriptions 15 octobre 2009.
Pour inscription et informations:
Michael Ehrilch
+33 (0) 1 40 73 34 71
77 Boulevard Saint Jacques
75998 Cedex 14 Paris
ID:
UBIFRANCE, l’Agence française pour le développement international des entreprises, est un établissement public industriel et commercial placé sous la tutelle du Ministre de l'Economie, de l'Industrie et de l'Emploi, du Secrétaire d'Etat chargé du Commerce extérieur, et de la Direction Générale du Trésor et de la Politique Economique.
Source: www.ubifrance.fr
Le participants des secteurs environnement, énergies renouvelables, développement urbain durable y trouveront des opportunités de coopérations internationales au niveau des projets et auront la possibilité de rencontrer des responsables environnement du réseau UBIFRANCE et lesmissions économiques d'une vingtaine de pays
Rencontres Internationales du Développement Durable
30 novembre 2009 - France, Paris
*
Ouverture des inscriptions 15 octobre 2009.
Pour inscription et informations:
Michael Ehrilch
+33 (0) 1 40 73 34 71
77 Boulevard Saint Jacques
75998 Cedex 14 Paris
ID:
UBIFRANCE, l’Agence française pour le développement international des entreprises, est un établissement public industriel et commercial placé sous la tutelle du Ministre de l'Economie, de l'Industrie et de l'Emploi, du Secrétaire d'Etat chargé du Commerce extérieur, et de la Direction Générale du Trésor et de la Politique Economique.
Source: www.ubifrance.fr
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